29 lug 2020

NIENTE CAFFÈ PER SPINOZA

Quando appena l'ho iniziato a leggere, subito mi sono accorta della somiglianza della struttura di questo romanzo (pubblicato nel 2019) con quella di un altro bellissimo romanzo giapponese, "Hakase no aishita sushiki" (pubblicato nel 2003 in Giappone, pubblicato in inglese nel 2009 e pubblicato in italiano con il titolo "La formula del professore" nel 2010). In tutti i due romanzi un anziano professore e una giovane badante si ricambiano l'amicizia. Poi anche ci sono altri punti comuni come "la cognata del professore", "l'incidente stradale in passato" e "la casa di riposo" e sono davvero simili.
Così all'inizio mi sono trovata in imbarazzo, ma a mano a mano che andavo avanti nella lettura, ho dimenticato quell'imbarazzo senza accorgermene.

La protagonista, Maria Vittoria da un po’ di tempo non andava d'accordo con suo marito. E quando ha perso il lavoro, all'inizio non si preoccupava più di tanto perché suo marito guadagnava abbastanza, poteva stare tranquilla, e aspettare che le cose girassero meglio. Ma era imbarazzante per lei che d'un tratto si è ritrovata a chiedergli i soldi per le spese, e da lì a fare per la fila per un posto di badante il passo è stato breve. Così quando all'ufficio di collocamento le hanno proposto di fare da cameriera e lettrice a un vecchio professore di filosofia che aveva perso la vista, ha accettato senza pensarci due volte.

Il professore la accoglie nella sua camera piena di vento e di luce e tra i due subito nasce un rapporto vero, affettuoso e complice. Lei gli riordina la casa, gli cucina e gli legge i filosofi e lui le insegna che nei libri si possono trovare le idee giuste per riordinare la vita.

Vanno avanti così aiutandosi a vicenda, ma il professore, consapevole della sua salute, piano piano si prepara a raggiungere la meta, cioè la morte mentre Maria Vittoria piano piano riprende in mano la sua vita…

Ogni tanto il Professore le chiede di leggere le massime dei grandi filosofi, ma li conosce a menadito, glielo chiede per rinfrescargli la memoria. E sa sempre come ritrovare le verità dei grandi pensatori nelle piccole faccende di economia domestica e Maria Vittoria scopre che la filosofia può essere utile nella vita di tutti i giorni...

Gli amici che ogni giorno vengono a fargli compagnia, i vecchi studenti, la cognata e la figlia unica che lo amano in modo proprio, la casa inondata dalla luce, la città di Livorno… tutti sono descritti così bene che mi par di vederli realmente con i miei occhi. Il professore che piano piano si indebolisce è così tenero che mi stringe il cuore. Soprattutto una scena in cui il professore e Maria Vittoria festeggia la decisione di lei è bellissima e mi rimane dentro anche adesso.

È un libro triste, ma commovente e bellissimo. Leggendo le ultime pagine non ho potuto contenere le lacrime.

Invece "La formula del professore" è una storia di un'amicizia tra il professore, genio della matematica, ma a causa di un incidente incapace di ricordare qualsiasi cosa per più di 80 minuti, e la giovane badante che è madre single di un bambino di 10 anni. Questo libro ha vinto i premi, ha avuto un gran successo nella vendita, e da cui è stato tratto pure un film nel 2006.
Anche "Niente caffè per Spinosa" ha vinto il premio letterario di Massarosa del 2019.

Mi sembra interessante che questi due libri hanno una simile struttura e sono entrambi commoventi e bellissimi, ma hanno i gusti così diversi. E mi piacciono tutti i due ugualmente.
Con tanta fatica sono riuscita a ritrovare questo libro in fondo della nostra libreria.
Dalla data di questa foto ho saputo che avevo letto questo libro a maggio. Mi sembra fosse ieri e nel frattempo fosse lontano...
Riavviati i campionati a giugno, da tre settimane negli stadi del baseball e del calcio sono tornati anche i tifosi, anche se in numeri limitati e con misure di sicurezza, e così tutto lo sport in Giappone sta per recuperare la normalità.
Da metà di giugno anche gli allenamenti del Kendo (un'arte marziale giapponese) sono stati riavviati secondo le istruzioni rilasciate dalla Federazione giapponese del Kendo.
E l'altro giorno mi è capitato di assistere ad un circolo in cui mio marito ha insegnato il kendo agli studenti stranieri dell'Università di Osaka.
Quella volta c'erano gli svedesi, i bulgari, gli iraniani, i turchi... e anche un ragazzo italiano che in Italia l'aveva praticato, e sia quelli che già lo praticano che quelli che hanno toccato la spada per la prima volta, tutti si sono impegnati negli allenamenti con zelo e con molta serietà. La loro curiosità e la loro freschezza erano bellissime e mi hanno ricordato qualcosa che avevo già perso... è stata una bella occasione anche per me.

Da noi le scuole (materne, elementari, medie, licei) sono state riaperte dal primo giugno, e dipende dalle regioni ma in media le vacanze estive (in genere 40 giorni) sono ridotte a solo due settimane, cioè anche ad agosto i bambini e i ragazzi continuano ad andare alla scuola per recuperare i ritardi di tre mesi.
Invece alle Università, non so perché ma le lezioni sono ancora online per cui gli studenti si lamentano molto. E quegli studenti stranieri mi hanno chiesto: "Qui è sempre stato tranquillo, ma perché hanno preso tutte queste misure eccessive?"
Mi dispiace per loro che avevano tante cose in programma ma hanno perso tante occasioni. E sto pesando di organizzare qualcosa per loro...

6 commenti:

Mirtillo14 ha detto...

Interessanti e commoventi entrambe le storie che i due libri narrano.
Interessante anche che da voi abbiano riaperto le scuole e cercato di recuperare il tempo perso. Da noi non si sa ancora niente , in merito alla riaperture delle scuole e, ormai, non manca molto. Da ex insegnante, questo fatto mi intristisce un pò, avrei voluto che ci fossero già delle decisioni concrete. Saluti.

Ariano Geta ha detto...

Qui da noi non si sa come ripartiranno le scuole... C'è molta confusione, tanta paura e opinioni diverse che si accavallano. Purtroppo questa pandemia ha veramente fatto dei danni enormi, io non so neppure se riuscirò a fare qualche giorno di vacanza...
I due romanzi di cui parli sembrano entrambi molto interessanti, mi incuriosiscono.

Nyu Egawa ha detto...

Qui non si sa assolutamente come verrà affrontata la riapertura della scuola e le mamme sono molto preoccupate! ^^

White Blossom✿ ha detto...


Sei generosa e disponibile se hai pensato di proporre agli studenti qualche iniziativa!!
Le vacanze scolastiche dureranno solo due settimane?! Allora anche per la sorellina di mia nuora!!

Titti ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Titti ha detto...

@ Mirtillo 14,
me sei stata l'insegnante!

@ Ariano Geta,
se sia considerato quello che è accaduto in Europa, da voi sarebbe inevitabile la confusione per quanto riguarda la riapertura delle scuole, ma mi dispiace per i bambini che hanno perso tante occasioni...

@ Nyu,
mi dispiace per i bambini...

@ White Blossom,
i bambini sono poverini ma avevano già avuto tre mesi di vacanze...