27 giu 2018

TERREMOTO DI OSAKA

E' arrivato all'improvviso.
Quella mattina sono stata a casa e quando ho sentito inizialmente i movimenti sussultori e poi le scosse ondulatorie molto violente, sono rimasta paralizzata dallo spavento nel soggiorno della casa, al settimo piano ed a 10 km dall'epicentro.
In quei momenti interminabili (in realtà forse sono stati 15-20 secondi), non potevo muovermi nemmeno un millimetro.

Sin da bambini, siamo ripetutamente insegnati a mettersi sotto la tavola o qualcosa del genere quando si sentono scosse sismiche. E infatti alle scuole, una volta all'anno avevamo fatto l'esercitazione per la prevenzione delle calamità (quando suonavano le sirene, ci mettevamo sotto il banco e uscivamo in fila al cortile). Anche adesso nel nostro appartamento la facciamo una volta all'anno.

Nonostante sono stata vicino alla tavola, non ci ho nemmeno pensato. L'idea di proteggermi o scappare, non mi è passato neppure per la mente. Il mio pensiero si è bloccato e non ho potuto muovermi. Allora a che serve quell'esercitazione?
Eravamo consapevoli dei rischi dei terremoti, ma ho capito bene che quando arriva veramente, non si può fare niente.

Quando le scosse sono cessate e mi sono ripresa, ho pensato al mio marito che doveva prendere la metropolitana. Quelle scosse erano straordinari che non avevo mai provato, ho pensato che sicuramente fosse successo qualcosa di orribile. La paura incontenibile mi è assalita. Con mano tremante gli ho mandato il messaggio. Per fortuna la rete non era interrotta, e subito mi ha chiamato e stava bene.

E finalmente mi sono alzata e in cucina ho trovato tanti piatti e bicchieri frantumati e in un'altra camera i libri sparpagliati, ma per fortuna non sono stati interrotti l'acqua, né il gas, né la luce (era interrotta solo per 15 minuti).
Quando sono andata al supermercato verso la serata, gli scaffali di alcune cose come l'acqua naturale, i panini e le brioche, i cup noodles (spaghetti istantanei) che si mangiano senza essere cucinati, erano quasi vuoti. Sono venuti a comprarli dai quartieri dove erano interrotti l'acqua e il gas. E a causa del traffico bloccato, non sono arrivati dei merci.

Purtroppo questo terremoto provocò 5 vittime e più di 400 ferite. Mi dispiace molto per le vittime, soprattutto se penso a quella bambina di 9 anni che era morta schiacciata dal muro mentre andava a scuola mi stringe il cuore. Quanta paura e quanto dolore ha avuto...
E la città di Osaka è rimasta paralizzata quasi per tutto il giorno.
Quando si sono sentite le scosse, i treni delle 50 linee delle 11 compagnie ferroviarie che erano in circolazione in questa zona si sono fermate grazie al sistema di sicurezza, e tantissimi passeggeri (pendolari) sono rimasti rinchiusi nei vagoni anche per 4 ore finché l'incolumità non fosse accertata (dipende dalle compagnie). Poi i passeggeri sono stati invitati a scendere sulle rotaie e a camminare fino alla stazione più vicina.
Si dice che circa 1.2 milioni di persone sono state coinvolte(rinchiusi nei vagoni o bloccate alle stazioni), ma meno male che nessun treno non ha deragliato, né ha provocato i disastri se si considera l'intensità delle scosse.
Le strade erano congestionate e alle stazioni per prendere il taxi doveva aspettare per 4 ore.Tante persone hanno camminato per rientrare a casa. Così con il traffico totalmente paralizzato quasi per tutto il giorno, ci siamo trovati a grande disagio.

Per fortuna il giorno successivo il traffico è tornato alla normalità e la vita ordinaria ci è tornata subito. Pure nei quartieri dove mancavano l'acqua e il gas, sono stati quasi ripristinati in meno di una settimana. Ora tutto procede come se fosse successo niente, ma dopo quell'esperienza, sono veramente riconoscente per quella normalità.

Ciononostante, ogni volta mi torna alla mente lo spavento di quel momento e ho ancora paura delle scosse di assestamento.
Inoltre, da tanto tempo siamo avvisati ripetutamente dell'80% della possibilità di avere un violento terremoto entro 30 anni. Ma non so come facciamo...

Le foto degli scaffali del supermercato sono mie e le altre sono state copiate dai siti dei vari giornali giapponesi.

10 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Avevo letto della bambina sul sito inglese di Kyodo News, ci sono rimasto malissimo.
Hai detto delle parole giustissime: uno si può esercitare alle emergenze, ma quando l'emergenza succede davvero è completamente diverso.
Mi hai fatto venire in mente le parole di Hideaki Anno, l'autore di "Neon Genesis Evangelion", che in un'intervista ha detto: "Il Giappone è un paese in cui avvengono spesso delle catastrofi naturali. C'è la forte sensazione che esista una divinità da qualche parte, lì fuori".
Speriamo che le previsioni siano sbagliate... o che la divinità sia misericordiosa.

Nyu Egawa ha detto...

Sono molto dispiaciuta per la paura che hai provato.
Anche io penso che sarei paralizzata, ci sono tante cose che sono troppo più grandi di noi per sperare di riuscire a gestirle.
Sono contenta che però tu e la tua famiglia state bene.

Mirtillo14 ha detto...

Questa è una brutta esperienza, di quelle che si dimenticano difficilmente ! Anche nelle nostre scuole facciamo le prove di evacuazione e andiamo a nasconderci sotto i banchi, poi usciamo a scossa terminata. Ma io credo che, se la scossa fosse vera, sarebbe difficile seguire quello che abbiamo imparato perchè sarebbe la paura ad impedircelo. Un saluto.

Simona ha detto...

Ho saputo dai telegiornali e mi sono molto preoccupata. Sai capisco benissimo cos'è quella paura che ti paralizza, non si è mai abbastanza preparati a certe cose.

Eleonora Neri ha detto...

Cavolo, mi spiace molto Titti...prego per tutti voi che un esperienza del genere non ricapiti!!!

AnnMeri ha detto...

Nei momenti di panico è difficile pensare a tutte le misure di sicurezza da attuare in queste situazioni, tuttavia è sempre bene sapere cosa fare. Ho visto le immagini in tv e sinceramente, neanch'io sarei stata capace di mantenere il sangue freddo.

Carlo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
White Blossom✿ ha detto...

Mamma mia, Titti, posso solo provare ad immaginare lo spavento e il senso di impotenza che paralizza, nonostante le esercitazioni e l'abitudine alle piccole frequenti scosse. Posso capire invece la preoccupazione per tuo marito che era fuori casa. Sono contenta che per voi il danno maggiore sia stato aver piatti e bicchieri rotti. Penso invece che lo spavento purtroppo non andrà via presto.
E le vostre famiglie, tutto bene, spero.
Nel frattempo ho saputo della terribile inondazione. Ho visto le immagini spaventose del disastro e delle persone che aspettano sul tetto della loro casa di essere salvate. Non sai quanto mi dispiace per il gran numero di vittime, i dispersi e tutti gli sfollati. Si avrà mai un attimo di pace? Mi consola solo l'efficienza di tutte le persone impiegate nei soccorsi. Spero tanto che non si ripeta più.
Un caro abbraccio

Simona ha detto...

No, ma sei seria?

Titti ha detto...

@ Ariano Geta,
in questi giorni mi sembra che le divinità non esistano qui...

@ Nyu,
grazie!

@ Mirtillo 14,
infatti,è difficile...

@ Simona,
grazie, infatti è molto difficile agire con calma in una situazione come questa.

@ Elena M,
grazie per il messaggio.

@ Eleonora Neri,
grazie!

@ AnnMeri,
infatti, è molto difficile agire con calma...

@ WHite Blossom,
grazie per le attenzioni verso di noi. Anche le mie famiglie stanno bene per fortuna.
Infatti c'è stata un'altra catastrofe. Non ho parole e non so come fare...