29 set 2014

E POI

E' uno dei capolavori di Soseki Natsume che fu pubblicato nel 1909, e fa parte della sua cosiddetta "prima trilogia" con "Sansiro" e "La porta".

Il protagonista, Daisuke si è laureato ma non vuole lavorare né sposarsi, e conduce una vita spensierata e agiata, mantenuta dal suo padre e fratello. Considera lavorare per i soldi come “l’esperienza inferiore” e lo disprezza. Vive circondato dagli oggetti belli che lui ama. Non fa niente altro che leggere e riflettere. Ma la sua vita placida da fannullone crolla improvvisamente, quando Hiraoka, il suo amico dai tempi delle scuole medie ricompare a Tokyo con sua moglie. 

La sua moglie, Michiyo è la sorella di un amico comune e Daisuke era innamorato di lei. Quando si sono sposati, Daisuke ha fatto da mediatore soffocando il proprio amore. Michiyo ha perso un bambino appena nato, soffre di cuore e c’è del gelo nel rapporto con suo marito. Inoltre erano in difficoltà economica e Daisuke inizia ad aiutarli. Vedendola ripetutamente, il suo amore per lei si è riacceso. D’altronde, il padre di Daisuke gli propone l’ennesimo matrimonio combinato che ha sempre rifiutato. Ma stavolta il padre insistette…

Hiraoka che sta mettendocela tutta per trovare lavoro e deride Daisuke che non lavora e solo guarda il mondo esterno da un posto sicuro. E Daisuke gli ripete che non lavora perché il mondo è cattivo. 

Era l’inizio del ventesimo secolo, in Giappone l’epoca di Meiji, del grande rinnovamento, la società giapponese oscillava tra la tradizione e la modernità. La gente lavorava per soddisfare i desideri materiali e si sfiniva sia fisicamente che moralmente, sostiene Daisuke. Come vivere? Vivere bene o vivere rimanendo se stessi? La gente iniziò a chiedersi. Era un’epoca piena di speranza, ma nel frattempo difficile da vivere. E’ interessante anche provare l’entusiasmo e il fermento tipici di quest’epoca che avanza freneticamente. 

Non me ne ero accorta quando l’avevo letto per la prima volta (quando ero studentessa), ma ora che l’ho riletto, sono rimasta sorpresa dalla somiglianza tra Daisuke e me…
I dolci di questa stagione. Un fiore di cosmea e quelli di campanula, bellissimi e buonissimi.
Anche i cielo è proprio autunnale con i cirrocumuli...

Di Sanshiro ⇒ http://imonologhi.blogspot.jp/2014/03/sanshiro.html

8 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Ho letto solo due libri di Soseki, "Sanshiro" e "Guanciale d'erba", questo potrebbe essere il libro giusto per arrivare a quota tre.

Eleonora Neri ha detto...

non ho mai letto questo autore, però devo dire che mi hai incuriosito parecchio ^_^! I fiori sono fatti di pasta di zucchero?

AnnMeri ha detto...

Rileggendo un libro a distanza di tempo, è sempre visto con occhio diverso ^^.
Quei fiori sono troppo belli per mangiarli!!

Nyu Egawa ha detto...

Sembra un libro interessante.. davvero pensi di somigliare a Daisuke? Non mi sembra un personaggio positivo.. :s
Se trovo questo libro lo compro così potrò conoscerlo meglio.

Monica ha detto...

Sembra molto interessante, grazie del consiglio... e meravigliosi i dolcetti!!!

http://langolodellacasalinga.blogspot.it

Luigi ha detto...

Daisuke somiglia molto anche a me cara Titti!!!
Buon autunno

Giulia Pulerà ( GIULYBLADER ) ha detto...

guarda...sul libro non posso dire un tubo perché non l'ho letto e non so manco di che si parla u_u, quindi sto zitta e mi ingoio la lingua!
ma i dolcetti sono molto belli ^_^! se li hai fatti tu, complimetoni!

Titti ha detto...

@ Ariano Geta,
spero che ti piaccia...

@ Volpe Artica,
i dolci sono fatti di marmellata di fagioli bianchi colorati...

@ AnnMeri,
hai ragione...

@ Nyu,
purtroppo sì...
Approvo Sosaki Natsyme, ti consiglio invece "Il signorino"...

@ Monica,
i dolci giapponesi gustano prima con gli occhi e poi con la bocca...

@ Luigi,
allora ci somigliamo...

@ Giulia Purelà,
purtroppo non sono fatti da me, ma sono bellissimi e buonissimi!