6 mar 2024

LA COPPA DI APOLLO

È il diario di viaggio di Mishima Yukio che fece il giro del mondo per quattro mesi e mezzo tra il 1951 e il 1952. È composto da "Diario di navigazione", "Nordamerica", "Sudameria-Brasile", "Europa" e "Epilogo".

Era il suo primo viaggio all'estero, perché allora il Giappone era ancora sotto occupazione americana ed era vietato ai cittadini normali viaggiare all'estero.
Per partire Mishima ottenne l'incarico di inviato speciale grazie a un amico di sua madre, responsabile del quotidiano "Asahi Shinbun".

I racconti furono pubblicati sulle diverse riviste letterarie nel 1952. E poi nella parte seconda e nella parte terza di questo libro sono raccolti anche altri diari di questo viaggio non inclusi nella versione originale.

È sempre un grande piacere per me leggere gli scritti di Misima, e leggere i questi scritti vividi, pieni di emozione e diversi dai suoi romanzi è stato molto interessante.

Per inciso, in Italia visitò Roma e Venezia.
Da noi si dice che i fiori di Ume (pruno) sono i precursori dei cento fiori. Quest'inverno è eccezionalmente mite e i fiori di pruno sono sbocciati e caduti in grande anticipo.
All'inizio di febbraio, al parco nazionale del palazzo imperiale di Kyoto ho inaspettatamente trovato i pruni già in fioritura.
Il nome Robai di questi fiori gialli significa "pruno di cera" e i fiori hanno un profumo simile a quello di fiori di pruno, anche se non è di stesso genere di pruno. I petali sono così sottili e trasparenti come il suo nome rappresenta.
Ad un pasticceria vicino al palazzo imperiale ho mangiato "Tsybakimochi" che è un dolce di riso farcito di marmellata di fagioli rossi e coperto da due foglie di camelia.

La camelia è di buon auspicio e si crede che caccia via i maligni. Nel periodo in cui i fiori sono pochissimi, vengono utilizzate le foglie di camelie aspettando la primavera.

Questo dolce ha una lunga storia, almeno più di 1000 anni. È descritto nel romanzo  "Genjimonogatari" scritto dalla scrittrice Murasaki Shikibu nell'XI secolo.

Nel romanzo i giovani aristocratici mangiarono allegramente questi dolci e la frutta come i mandarini e le pere dopo aver giocato con il pallone (un gioco che si chiama "Kemari").

Mangiando questo dolce mi è sembrato di vedere questi giovani...
I fiori di pruno pendulo sono molto appariscenti.
Anche nel giardino del nostro appartamento ho trovato i fiori di pruno così teneri...
Ho già mangiato lo yomoghi mochi, un dolce fatto di riso cotto di vapore, pestato insieme con l'assenzio che appena è germogliato e farcito di marmellata di fagioli rossi. Ha un profumo di primavera, e sono pazza per questo dolce. Quanti potrò mangiarne in questa primavera...? 

7 commenti:

Mirtillo14 ha detto...

Bellissime foto !! Da voi , i fiori sono già sbocciati, da noi continua a piovere e la primavera tarda un pò ad arrivare. Mi incuriosisce lo yomoghi mochi, non ne ho mai mangiato, chissà che sapore ha?!! Saluti cari.

Ariano Geta ha detto...

Mi fa piacere vedere che stai ricominciando a andare nei luoghi che ami, si vede che la gamba ormai sta meglio.
I fiori di pruno sono molto belli, quelli dei sakura sono ineguagliabili, ma anche il pruno fiorito è una bellissima veduta.
Di Mishima ho letto diversi libri, questo mi manca, cercherò di recuperarlo.

AnnMeri ha detto...

Sono molto contenta che ti sia ripresa e abbia ricominciato a visitare posti ^^.
Leggendo i tuoi post imparo sempre cose nuove: grazie!

Lula ◕‿◕ ha detto...

ciao sono passata per caso e sono rimasta affascinata dal tuo blog, colori delicatezza e dolcezza. mi piace la lettura che hai presentato, sembra interessante e vorrei tanto leggerla anche io. e poi quei fiori, che spettacolo. quindi parli Italiano ma sei Giapponese giusto? che bello tutto, ti seguo con piacere. a presto spero

Nyu Egawa ha detto...

Sono felice che tu stia meglio.
È bello vedere i fiori che sbocciano; qui però fa ancora moooolto freddo! ^^

Extra ha detto...

Complimenti per essere una fonte affidabile di contenuti approfonditi. Grazie!

Titti ha detto...

@ Mirtillo 14,
lo yomoghi è un'erba che si chiama "assenzio" in italiano. Mi piace molto il suo profumo.

@ Ariano Geta,
infatti i fiori di pruno hanno un fascino diverso da quelli di ciliegio, mi piacciono tutti e due...

@ AnnMeri,
grazie!

@ Lula,
grazie per il commento, sono contenta se ti sia piaciuto l'argomento. Sono giapponese 100% e non sono molto brava di parlare l'italiano...

@ Nyu,
grazie!