18 mag 2022

AKITA E YAMAGATA 2022

Durante le vacanze primaverili "Golden week" abbiamo viaggiato nella parte nord-est del Giappone anche quest'anno. Da Osaka si arriva ad Akita in 1 ora e 30 minuti di volo. Ci è piaciuto Akita così tanto che la visitiamo per tre anni consecutivi.
Stavolta dall'aeroporto di Akita abbiamo viaggiato più di 400 km in macchina, sempre verso sud fino a Nagaoka in provincia di Nigata.

Per primo abbiamo visitato il quartiere Masuda in provincia di Akita. Fino dal XVII secolo questo quartiere era un fiorente centro di commercio, soprattutto della seta e del tabacco prodotti in questa regione. Nel 2005 è stato designato come Distretto di conservazione per gruppi di importanti edifici tradizionali, ed ancora adesso lungo la via principale ci sono le case tradizionali di commercianti.
Alcune di queste sono aperte al pubblico e si può vedere il caratteristico magazzino "Uchigura" costruito intorno della casa. 
In fondo del corridoio c'è un magnifico magazzino in muratura. In genere i magazzini erano costruiti isolati dal resto della casa, ma questo quartiere si trova in un'area con forti precipitazioni nevose per cui i magazzini erano costruiti dentro casa.
Rispetto all'esterno semplice della casa stessa il magazzino è molto ricco di decorazioni di intaglio. E questi magazzini servivano non solo per custodire i tesori e gli oggetti, ma anche come il soggiorno del padrone in cui solo i familiari potevano entrare. L'imponenza di quei magazzini ricorda la ricchezza di questo quartiere...
Poi siamo arrivati a Kaneyamamachi in provincia di Yamagata.
Inaspettatamente abbiamo potuto ammirare i fiori di ciliegio che erano in fioritura in ritardo di circa un mese rispetto a quelli della nostra regione.
È stata una bellissima cittadina con le case e i magazzini molto caratteristici di stucco e di criptomeria giaponica.
 
Il 16 luglio del 1878, a questa cittadina arrivò Isabella Bird, una viaggiatrice e scrittrice inglese che viaggiò nella parte settentrionale del Giappone in tre mesi di quest'anno. 

Racconta l'impressione avuta da questa cittadina nel suo libro "Tracce imbattute nel Giappone".

"Partita da Shinjo stamattina, ho attraversato una cresta ripida e sono entrata in una caratteristica conca di grande bellezza, circondata per metà dalle colline piramidali che si susseguono, rese più suggestive dall'essere ricoperte fino alle loro cime di criptomeria piramidale, e appare che blocchino tutto il passaggio verso nord. Ai loro piedi giace Kaneyama in una posizione romantica e, anche se sono arrivata a mezzogiorno, mi fermerò per un giorno o due, perché la mia stanza all'ufficio trasporti è confortevole e piacevole, l'agente è molto gentile, e davanti a me c'è la regione molto accidentata..."
Infatti le colline "piramidali" si susseguono e circondano questa cittadina.
Forse anche Isabela vide questi stessi paesaggi più di 140 anni fa... 
Poi siamo arrivati al tempio scintoista Dewa jinja in cima del monte Haguro che con un'altitudine di 414 m, è più bassa delle tre montagne Dewa ed è l'unica accessibile tutto l'anno. Era in programma raggiungerla a piedi salendo i 2446 gradini di pietra la mattina seguente. Ma purtroppo, si prevedeva che avrebbe piovuto tutto il giorno per cui abbiamo anticipato la visita alla fine di quel giorno, e ci siamo arrivati in tempo con la macchina.
Il tempio scintoista Yudonosan jinja, il tempio scintoista Gassan jinja, e il tempio scintoista Dewa jinja che si trovano in cima di rispettive montagne.
Il tempio scintoista Dewa venera gli dei di tutte le tre montagne, cioè la visita di questo tempio vale la visita di tre templi (tre montagne).
Anche i tempietti subordinati sono ricchi di decorazioni e tutt'insieme è stato un luogo molto solenne e dignitoso.
Anche Matsuo Basho lo visitò a giugno del 1689.
Qui compose un haiku,
"La freschezza, la luce della luna falcata, il monte Haguro".
Il monte Gassan, ricoperto di neve era veramente divino...
Anche il monte Chokaisan che ammiravamo dal finestrino della macchina per tutto il tragitto era celestiale e indimenticabile...

Mi è dispiaciuto molto che non potessimo salire a piedi il monte Haguro. È stata la cosa che mi aspettavo di più durante queste vacanze. Ma nel viaggio spesso gli imprevisti ci costringono a cambiare i programmi. Ci sono rimasta male e ho rimuginato troppo... ma questi paesaggi mi hanno consolato... Il giorno successivo in cui ha piovuto tutto il giorno come previsto, l'abbiamo trascorso visitando vari musei...

3 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Bei luoghi davvero. Pensavo che Akita fosse famosa solo per i cani :-D

Mirtillo14 ha detto...

Che bel viaggio !! Resto sempre colpita dalla fioritura dei ciliegi che, da voi, è stupenda !! Ma sono interessanti anche i magazzini , riservati alla famiglia e molto ben decorati. E i 2446 gradini , sono un bel pò !!! Peccato per la pioggia. Visiterete quel luogo, magari, in un altro viaggio , con tempo migliore. Saluti.

Titti ha detto...

@ Ariano Geta,
infatti gli Akitainu sono famosi e bellissimi, ma ci sono anche tante altre cose belle...

@ Mirtillo 14,
spero che ci sarà un altro viaggio in questo posto...