23 gen 2021

PICCOLI RACCONTI DI UN'INFINITA GIORNATA DI PRIMAVERA

È una raccolta dei 25 piccoli racconti di Natsume Soseki che apparvero a puntate su un giornale dal 14 gennaio al 14 marzo del 1909.

Questi racconti sono disparati sia nel contenuto che nello stile, dagli avvenimenti quotidiani ai ricordi di quando era bambino, o di quando aveva vissuto in Inghilterra. Non sono niente di speciale, a volte semplici, a volte surreali, ma lo stile di Soseki è così bellissimo che mi viene voglia di continuare a leggere per sempre.
Rispetto ai suoi capolavori come "Il signorino", "Io sono gatto" e "Il cuore delle cose", questi racconti sono davvero piccoli e semplici, ma tra le righe si intravedono la sua dolcezza, la sua ironia, la sua amarezza e la sua nostalgia, e si può scoprire la sua parte umana. È stata una lettura piacevole.
Quest'anno è iniziato con il grande freddo che sembra non vuole andarsene. Il famigerato freddo di Kyoto davvero punge la pelle e penetra nelle ossa.

La fine settimana scorsa si è tenuto l'esame di rendimento uniforme amministrato a livello nazionale che devono sostenere quelli che vogliono chiedere l'ammissione alle università pubbliche o nazionali.
Quest'anno 535.000 studenti ci hanno partecipato che poi devono affrontare gli esami somministrati dall'università a cui desiderano iscriversi.
E a febbraio inizia la stagione degli esami d'ammissione (in Giappone l'anno scolastico inizia ad aprile e finisce a marzo). 

L'anno scorso, da marzo a maggio tutte le scuole erano chiuse e anche questi studenti avrebbero avuto tanti disagi nel prepararsi agli esami. Auguro bona fortuna a tutti.
L'altro giorno, quando ho visitato il tempio scintoista Kitano Tenmangu a Kyoto che è dedicato alla divinità dello studio, c'erano tanti visitatori, forse i genitori o i nonni degli studenti che affronteranno gli esami.
In questo tempio ci sono tanti "nadeushi", le statue di bue che i visitatori accarezzano pregando la divinità di realizzare il proprio desiderio.

Sono rimasta meravigliata, ma a queste statue di bue sono stati effettuati i trattamenti antivirus e antibatterici (c'erano anche i disinfettanti).
Poi nel lavabo, il luogo di abluzione di mani e bocca, ci sono stati i fiori. In questo tempo di Coronavirus, per impedire ai visitatori l'uso del lavabo alcuni templi ci mettono i fiori.
Altri templi chiudono i rubinetti dell'acqua e svuotano il lavabo, ma invece dei lavabi vuoti, quelli con i fiori così belli trasmettono il conforto e la serenità ai visitatori...

Nel corso del tempo gli usi e i costumi cambiano a causa degli avvenimenti. Fra 100 anni i lavabi di tutti i templi diventeranno i vasi da fiori...? ma non voglio crederci.
I fiori di ume (pruno) erano già in fioritura, in gran anticipo!
In questo periodo dell'anno scoro, arrivò la notizia che a Wuhan in Cina stava accadendo qualcosa di molto terribile e avevo molto paura. Vedevo amaramente i turisti cinesi arrivare in massa.

È passato un anno e in Giappone finora abbiamo avuto 4743 morti di Coronavirus (su 126 milioni di abitanti). Mi dispiace molto, ma alla fine, in un anno del 2020 in Giappone abbiamo avuto circa 16000 morti in meno del 2019 (come avevo previsto). Allora per che cosa hanno limitato le attività economiche? Perché siamo stati consigliati di diminuire i contatti con le altre persone? Non bastava bloccare l'entrata degli stranieri e non erano necessari gli smart working e le chiusure delle scuole per tre mesi?

Tutti strumentalizzano tutto, anche gli virus, i giornali e telegiornali esagerano e distolgono la verità, le aziende si approfittano di quest'occasione come sciacalli. Da noi i danni causati dalle reazioni eccessive sono molto più grandi di quelli causati dai virus stessi. 

Come descriverebbe questi giorni se ancora Soseki Natsume sia in vita...

5 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Molto belle le foto come sempre.
Hai fatto un bel pensiero: chissà i grandi letterati del passato (Soseki in Giappone, o Pirandello in Italia) come avrebbero raccontato questa pandemia?

Mirtillo14 ha detto...

Un anno fa , incominciava a diffondersi il virus !! Un anno dopo siamo ancora qui a combatterlo , tra divieti e vaccini che mancano !!! Le tue foto sono, come sempre molto belle e mi è piaciuta l'idea di riempire i lavandini di fiori , per la pandemia. Saluti.

Nyu Egawa ha detto...

Le statue del bue sono molto belle ma mi mettono un po' di tristezza pensando a quanto noi uomini sfruttiamo questo animale.

White Blossom✿ ha detto...

Molto belli i fiori al posto dell'acqua!! Ho letto su NHK che i contagi sono diminuiti a Tokyo e nel Kansai, mi fa piacere!! Speriamo che continuino a diminuire. L'anno scorso in questo periodo eravamo in Giappone... che nostalgia!! Chissà quando potremo incontrarci di nuovo e tenere in braccio il nipotino!!
Un abbraccio.

Titti ha detto...

@ Ariano Geta,
non so bene com'è andato in Italia, ma in Giappone Soseki sicuramente avrebbe raccontato con suo sarcasmo questa farsa in cui il governo ha tolto tante occasioni ai giovani e ha avuto danni enormi per allungare la vita a tanti anziani già moribondi che sarebbero morti per l'influenza o polmonite se non ci fosse questa virus. Vorrei davvero leggerlo...

@ Mirtillo 14,
ho fatto la focaccia, grazie!

@ Nyu,
infatti, le bue sono state sfruttate dagli uomini, ma da noi sono anche i messaggeri della divinità ed sono venerate.

@ White Blossom,
i fiori erano davvero bellissimi!