16 giu 2020

VERDE DEGLI ACERI

Arashiyama, un suggestivo sobborgo di Kyoto, senza l'affollamento sembra più ordinato, più pulito e più sereno, come se il tempo sia tornato indietro di 10 anni, quando il governo giapponese non ha ancora deciso di promuovere il turismo internazionale. 
Il simbolo di questa zona è questo ponte che ha un nome molto romantico, "Toghetsukyo" che significa letteralmente il ponte che attraversa la luna. Si chiama così perché una volta (IX-XII secolo) gli aristocratici godevano della luna che si spostava pian piano su questo ponte.
È piacevole passeggiare nel bosco di bambù così sereno... 
In questi anni era sempre più affollato dai turisti e si doveva andare avanti facendosi largo tra la folla. Ma è proprio questo che volevo far vedere ai miei amici e clienti italiani...
Dopo aver attraversato il bosco di bambù, si arriva ai piedi del monte Ogura dove c'è un tempio buddista Jojyakkoji. È famoso per i bellissimi colori autunnali delle foglie d'acero in autunno. 
Quel giorno, verso la metà di Maggio, invece ci ha accolto quello splendido colore verde.
Se si volta indietro a metà della scalinata ripida, la portale dal tetto di paglia è avvolta dal verde degli aceri.
Con questo caldo è stato diventato difficile portare sempre la mascherina. Non essendo abituata a portarla in estate, mi sento soffocata sopratutto quando cammino in pieno sole.
Siamo consigliati di toglierla all'aperto quando non c'è nessuno nelle vicinanze. Ma proprio quando la tolgo, appariscono le persone da dietro l'angolo o chissà da dove, e finisco col rimettermela in gran fretta... e così devo sempre ripetere questo "toglierla e rimetterla"... ormai la porto non tanto per prevenire il virus quanto per non sembrare spensierata e maleducata...
Quando si sale fino a quel posto,
la città di Kyoto si estende sotto gli occhi.
Mi sentivo come se fossi assorbita da quel verde.
È molto strano, ma sia ad Osaka che a Kyoto, immancabilmente mi capita di incrociare i turisti stranieri, anche se sono pochissimi (non solo adesso ma anche a Marzo, ad Aprile, ed a Maggio). Anche i miei amici dicono la stessa cosa. Se non sbaglio, il Giappone non permette agli stranieri di entrare, ma come sono entrati...?
Dopo aver camminato tanto, ci vuole qualcosa di dolce e freddo... ho preso un gelato alla farina di soia tostata.

Ora è arrivata la stagione delle piogge, un periodo umido, afoso e noioso. Spero che passi presto...

5 commenti:

Mirtillo14 ha detto...

Anch'io con questa mascherina, la metto quando arriva qualcuno e poi la abbasso sotto il mento perchè, se fa caldo, comincia a dar fastidio. Belle quelle foto nella natura, quegli alberi così rigogliosi, deve essere bellissimo passeggiare in quei posti. Saluti.

Ariano Geta ha detto...

Ci hai fatto conoscere un altro luogo incantevole, grazie :-)
Purtroppo la mascherina è un vero fastidio, dobbiamo avere pazienza..

Nyu Egawa ha detto...

Un posto incantevole!

Non ho mai assaggiato il gelato alla farina di soia.. chissà che buono!

MikiMoz ha detto...

Ahaha, forse sono stranieri che vivono in Giappone, chissà XD
Comunque, il problema della mascherina vale anche qua... pure io non so se metterla o toglierla ecc ecc XD
I posti sono bellissimi, mamma mia...!^^

Moz-

Titti ha detto...

@ Mirtillo 14,
le mascherine sono diventate un grande problema con questo umido...

@ Ariano Geta,
infatti, è proprio pazienza!

@ Nyu,
forse è un gusto particolare, ma a me piace molto.

@ MikMoz,
ma io riconosco i turisti...
Comunque speriamo che arrivi presto il tempo in cui si può vivere senza le mascherine...