21 ago 2019

LA RAGAZZA DEL CONVENIENCE STORE

Questo romanzo è stato pubblicato nel 2016 e ha ricevuto un premio Akutagawa che è il più prestigioso fra i premi letterari giapponesi.

Il protagonista è Keiko, una trentaseienne che lavora in un convenienze store come una commessa part-time. Da 18 anni, anche dopo la laurea, lavora sempre nello stesso negozio dove ha iniziato a lavorare quando era studentessa. Non ha voluto trovare un lavoro fisso, né sposarsi. Non frequenta molto la famiglia né gli amici e non ha relazioni maschili.

Fin da piccola è sempre stata considerata una ragazza strana, sia a scuola che in famiglia, perché si è sempre comportata in modo diverso e i suoi comportamenti hanno creato forte imbarazzo alle persone che la circondano. I suoi familiari e le sue poche amiche d'infanzia sono preoccupati per lei e le consigliano di sistemarsi e mettere su famiglia o trovare un lavoro fisso. Ma lei non può trovare altra soluzione se non un progressivo allontanamento da tutto.

Ma quando ha iniziato a lavorare in questo negozio, qualcosa ha cambiato. Perché lì c'è un manuale che obbliga i commessi a parlare, muoversi, sorridere e rispondere ai clienti e bastava applicare le istruzioni di quel manuale. Applicando alla lettera il manuale e imitando i comportamenti delle altre commesse è diventata una commessa perfetta, e nel frattempo ha imparato l'arte di comportarsi come una persona normale. Si sente finalmente normale e ha pensato di aver trovato finalmente il proprio posto nel mondo. Da allora a furia di lavorare in questo negozio applicando il manuale, ha continuato a fingersi di essere normale e ha vissuto solo nell'universo circoscritto di questo negozio.

La sua vita è andata avanti così per tanti anni. Ma dopo 18 anni qualcosa inizia ad andarle storto. Perché il lavoro al convenience store è poco qualificato, il classico lavoretto di ripiego per gli studenti, le casalinghe e gli stranieri, quando tutti le chiedono perché ostinarsi a lavorare al convenience store, la scusa di essere cagionevole di salute non funziona più, e si rende conto che non è cambiato niente, e di essere tutt'ora etichettata "strana".

Quando si sentiva di trovarsi in un vicolo cieco, ha incontrato un uomo strambo, e la sua vita arriva ad una svolta...

Ma come si può vivere una persona come Keiko, incapace di adeguarsi alle convenzioni sociali in una società formale e conformista come quella giapponese? Innanzitutto che cos'è la normalità? Tutti devono conformarsi alle aspettative della società e della famiglia? E l'alieno come Keiko deve essere eliminato dalla società?Da cosa è condizionato ciò che riteniamo normale? Per quale motivo a volte ci preoccupiamo per quello che pensano gli altri?

Il tema è pesante, ma scorre bene perché la storia si svolge in un convenience store che è familiare e indispensabile a tutti noi. I konbini (l'abbreviazione in lingua giapponese del convenience store) diffusi capillarmente in tutto il Giappone, sono piccoli ma efficienti mini supermercati aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ricordo bene quando per la prima volta uno fu aperto vicino a casa nostra quando ero bambina. Ora ce ne sono circa 60.000 negozi in tutto il Giappone e quasi in ogni via se ne trova uno, ormai anche a me è diventato indispensabile. Ci entro non solo per comprare qualcosa, ma anche per spedire i pacchi e c'è anche il bancomat.

Al ritorno dalla stazione, se vedo la luce del konbini, non posso passarlo senza entrarci. E finisco per comprare i dolcetti e le bevande o le riviste che non sono indispensabili... Ma quando a notte tardi, non sono più aperti gli altri negozi, è molto utile, e a volte la luce sempre accesa del konbini mi conforta.

L'autrice di questo libro ha veramente lavorato per tanti anni in un convenience store. Quindi è molto dettagliata la descrizione del lavoro in un konbini ed è molto interessante sapere come si svolgono i lavori nei konbini…
Con quest'afa prendo solo i gelati e le bevande ghiacciate... 

7 commenti:

Mirtillo14 ha detto...

E' un libro interessante. Anch'io ho un carattere piuttosto chiuso e introverso, come la protagonista, anche se , negli anni, ho cercato di migliorarmi e, in parte ci sono riuscita e sono diventata più socievole. Comunque tendo sempre un pò ad isolarmi. Però, per quanto riguarda il lavoro, facciamo due lavori completamente diversi, tuttavia anche il mio lavoro mi ha aiutata ad aprirmi e a sorridere di più agli altri. saluti.

Nyu Egawa ha detto...

Sto leggendo anche io quel libro! Appena lo termino, ne parlerò sul mio blog! ;p

Ariano Geta ha detto...

Mi incuriosisce questo libro. Mi fa pensare all'anime "Welcome to the NHK", la protagonista femminile (che però è secondaria rispetto al protagonista maschile) lavora in un kombini.

White Blossom✿ ha detto...

Mi sembra una storia molto profonda, i sentimenti della protagonista molto fragili, ma che vogliono esprimere tante sensazioni. Credo proprio che mi piacerebbe leggere questa storia. Spesso mi sono chiesta quale è il limite tra normale e anormale, sia di un comportamento o di un sentimento. È molto interessante. Grazie come sempre...

Giancarlo ha detto...

Buona serata

Costantino ha detto...

Molto interessante ! E, quanto a caldo afoso anche qui in Italia il sol on si è proprio risparmiato, speriamo nell' autunno...

Titti ha detto...

@ Mirtillo 14,
meno male che hai potuto trovare il lavoro adatto a te... sei molto fortunata...

@ Nyu,
non vedo l'ora di leggere la tua recensione...

@ Ariano Geta,
non conosco quest'anime ma per te sarà più facile immaginare com'è il lavoro del konbini...

@ White Blossom,
infatti è difficile definire quale è normale o no... questo romanzo era interessante, spero che piaccia anche a te...

@ Giancarlo,
grazie!

@ Costantino,
ora è arrivato l'autunno?