Ogni volta che ho cercato di riordinare gli armadi, i ripostigli e i depositi, e di buttare questi oggetti, mi sono venute le facce di quelli che me li hanno regalati o i ricordi di quando li ho comprati, non ho potuto buttarli e ho finito con rimetterli ai suoi posti. Ma gli oggetti continuano ad aumentare, tutti i ripostigli, armadi e depositi sono pienissimi e non so che fare più… Spinta da necessità, ora finalmente ho deciso di buttarli tutti.
Per proseguire questa "missione" per me difficile, sono ricorsa ad un'idea “Dan Sha Ri” che è andato di moda 5-6 anni fa, cioè "rifiutare, buttare e allontanarsi". Rifiutando gli oggetti non necessari e buttandoli, potremo allontanarci dall'attaccamento agli oggetti, liberarci anche da tutti i pesi che ci gravano l'anima e procurarci la vita leggera e comoda.
Certo, ho avuto un rimorso di coscienza mettendo tutti questi oggetti nei sacchi dell'immondizia, soprattutto se erano gli oggetti nuovi o i vestiti che avevo indossato solo qualche volta e sembravano nuovi, ma comunque stavolta sono decisa e risoluta, ho continuato a metterli nei sacchi. Erano i lavori moralmente molto difficili. E' peccato buttare gli oggetti nuovi o ancora utilizzabili, ma se non li utilizzo e li tengo in fondo ai depositi per sempre, questi oggetti saranno dimenticati e non avranno più significato...
Finiti tutti i lavori che sono durati per settimane, mi sono resa conto di sentirmi molto alleggerita.
Non mi aspettavo di sentirmi così leggera, libera e serena con gli armadi, i ripostigli e i depositi svuotati. Quest'idea "Dan Sha Ri" ha ordinato non solo la casa ma anche il mio cuore.
Ora ho conosciuto il dolore di buttare gli oggetti nuovi e mi sono decisa di limitarmi nella spesa. Comprerò solo quelli che mi piacciono davvero. Quando prendo in mano qualcosa ai negozi, quella figura dei sacchi d'immondizia pieni di oggetti mi torna davanti agli occhi e mi toglie la voglia di comprare...
E si dice che quest'idea può essere applicata non solo agli oggetti, ma anche al modo di vivere, cioè ai lavori e alle relazioni umane. In questa occasione, mi fermo un attimo per riflettere sulla mia vita. Vorrei vivere semplice...
I libri italiani, però non voglio venderli né buttarli… erano accatastati e stipati nei scaffali ma li ho messi in ordine. E ho messo nel ripostiglio svuotato quelli non preferiti.
Ho riscoperto tanti libri interessanti che avevo dimenticato completamente ma che voglio rileggere... è stata una buona occasione anche per questo scopo.
10 commenti:
Hai fatto bene !!!Anch'io custodisco abiti ed oggetti vari che non uso ma che mi spiace buttare perchè sono ancora belli o custodiscono il ricordo di chi me li ha regalati o dei luoghi dove li ho acquistata. Ma, a un certo punto, occorre fare delle scelte. Inutile tenere abiti, borse che non metto più, meglio metterli nei sacchi per il riuso. Chi ha poco, potrà usarli. E' un lavoro che devo fare anch'io. Un saluto
Ne ho sentito parlare, in Europa lo chiamano "decluttering" se ricordo bene.
A casa mia non potrei neppure provarci: io e mia moglie abbiamo tantissime cose forse inutili ma alle quali siamo attaccati.
cara Titti, in Italia ci sono strutture della Caritas che raccolgono vestiti usati per le famiglie povere; non so se esistono anche in Giappone.
Un saluto
Che bella libreria ordinata.. a casa mia c'è la classica confusione da otak: roba ovunque!!!
Ci sono tanti modi per disfarsi di oggetti non più di nostro gusto, esempio : beneficenza ai poveri, baratto,vendita su internet, riciclaggio, come ultima opzione spazzatura. Le tue tasche e il tuo cuore ne saranno felici. Saluti toscani
Già ...questa dovrebbe essere anche una filosofia di vita: circondarsi solo degli oggetti e delle persone essenziali!
Non ci sono lavori per donne o per uomini, esistono solo dei lavori che bisogna fare. La cura della propria casa, figli, auto ecc,ecc vanno assolti in condivisionne con il proprio compagno / compagna,come lo si fa per la propria persona. Nulla è impossibile se c'è volontà. Saluti toscani
Anch'io sposo questa filosofia di vita! Vedendo casa riempirsi di cose inutilizzate, mi sono decisa ed ora sto meglio! ^^
Eh, Titti, questo argomento mi sta particolarmente a cuore! Anzi, direi che il disordine è diventato proprio la mia ossessione, la causa di disagi derivanti dalla incapacità di affrontare il problema, confondendo irrimediabilmente la ragione e il pensiero! Al Danshari ho pensato molte volte, ma ogni volta che ci provo mi blocco. Anche io mi affeziono alle cose e poi penso che potrebbero ancora servire, così accumulo sempre più roba. Tu sei stata veramente brava a riuscire a fare ordine in qualche settimana... non riesco a immaginare quanto tempo impiegherei io... Ogni tanto elimino qualcosa, per fortuna posso portarla ad una associazione di volontariato che fa beneficenza. Ma se voglio liberare la mente devo liberarmi di tutto il superfluo. Cercherò di farlo, tenendo conto delle tue parole, e di quanto ti è costato.
Grazie e un abbraccio
@ Mirtillo 14,
è un lavoro difficile, ma ora sono molto contenta.
@ Ariano Geta,
siete felici di essere circondati solo dagli oggetti a cui vi affezionate, vi invidio...
@ Luigi,
naturalmente li ho classificati perfettamente e buttati, così il municipio li manderà al deposito per chi ne ha bisogno.
@ Nyu,
hai tante cose carine...
@ Carlo,
infatti, ci sono tanti modi, ma per la mancanza di tempo, ho scelto di buttarli. Ma li ho classificati perfettamente e buttati, così il municipio li manderà al deposito per chi ne ha bisogno.
@ Lunaria,
a volte si sente soffocati dagli oggetti e cose superflui...
@ Ann Meri,
a volte si sente soffocati dagli oggetti... in bocca al lupo!
@ White Blossom,
ora sono davvero alleggerita, e quelli che ho classificato e buttato, il municipio li manderà al deposito per chi ne ha bisogno.
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