26 nov 2015

NON DIRMI CHE HAI PAURA

E' una storia commovente. Leggendo ho pianto a più riprese. Ho pianto pensando alla paura, alla disperazione e alla speranza di Samia, protagonista di questa storia.

Samia era una ragazzina privilegiata. Viveva a Mogadiscio circondata dall'amore della famiglia, sopratutto incoraggiata da un padre comprensivo che la incitava di coltivare il sogno. Aveva la passione per la corsa e piano piano ha iniziato a sognare le Olimpiadi di Pechino. Con la corsa, o con le vittorie voleva riscattare tutte le donne musulmane. E' riuscita ad arrivare alle Olimpiadi di Pechino. Lì ha corso nella batteria dei duecento metri ed è arrivata ultima. Le sue immagini hanno fatto il giro del mondo. Ed è diventata l'icona delle emancipazioni femminili nei paesi musulmani. Ma non ne era contenta. Voleva arrivare prima nelle gare e allora ha iniziato a volere vincere alle Olimpiadi di Londra. Ma erano anni difficili. A Mogadiscio dove infuriava la guerra etnica da tanti anni, esercitarsi era impossibile. Così era costretta a prendere l'unica strada che era il Viaggio. Non poteva far altro che fuggire da questo paese.
Ma il Viaggio (con la V maiuscola) era l'incubo. La sua vita era sempre nelle mani dei trafficanti di uomini. Con i soldi predefiniti non si arrivava alla destinazione e ad ogni tappa si doveva pagare. Stipata con le altre sessanta persone su una jeep, ha attraversato il deserto, dall'Etiopia alla Sudan, dalla Sahara alla Libia sognando solo l'Italia.
Sono rimasta scioccata dalle condizioni disumane del Viaggio in cui Samia e forse tutti i rifugiati che hanno affrontato questo calvario sono stati messi. Non ho parole.
Ma aspettava ancora il Mediterraneo. E' l'ultimo e più rischioso passo verso la libertà...

Ho visto questa ragazzina alle Olimpiadi di Pechino, ma lo dimenticavo. E non sapevo e non potevo immaginare che viveva in una situazione come questa e sarebbe destinata a un destino come questo.

Samia era una vera e propria "guerriera" come suo padre l'ha chiamata. Ha affrontato il proprio destino coraggiosamente e alla grande.




3 commenti:

White Blossom✿ ha detto...

Titti, ciao, sono la prima, stavolta!
Mai come in questi giorni il tema del libro poteva essere più appropriato! Ma è una storia vera... ha partecipato veramente alle Olimpiadi! Dovrebbero leggerlo molte persone questo libro, per capire questa brutta realtà e magari mettere in discussione certe idee troppo prevenute e generalizzate...
Grazie ancora
A presto

Beatris ha detto...

Leggerò sicuramente il libro,una storia vera che tocca il cuore!
Un abbraccio e buona giornata da Beatris

Titti ha detto...

@ White Blossom,
infatti, mi sembra sia un libro da leggere proprio in questo periodo...

@ Beatris,
spero che ti piaccia...