12 mar 2012

UN ANNO DOPO

E' passato un anno da quell'orribile giorno.

Si è tenuta la cerimonia commemorativa alle varie città colpite dai tsumani ed a Tokyo.
Ma i dolori di perdere i propri cari in questo modo non spariranno mai...

Tante zone sono ancora in via di ricostruzione.
E ostacolargliela è la presenza dell'enorme quantità di macerie.

Solo in due province (Iwate e Miyaghi) ne sono stati provocati dai tsunami circa 20 milioni di tonnellate (equivale alla quantità da smaltire in queste province in 19 anni) e ancora ne è rimasto tuttora accumulato il 95%.

E i vari sindaci hanno dichiarato di accettarle e smaltirle in propri inceneritori, ma i loro cittadini protestano furiosamente per paura della contaminazione (attualmente solo Tokyo le sta accettando).

In realtà le sostanze radioattive contenute in quelle macerie sono molto meno dal limite stabilito dallo Stato, anzi, addirittura un po' meno del valore ambientale tipico della città di Osaka e tante altre città europee come Roma.

Penso che è normale accettarle.
Siamo educati di aiutare le persone in difficoltà.
Vorrei anche che facessero lo stesso per noi se fossimo noi nei guai...
Ma ci sono le persone che protestano contro qualsiasi cosa in tutto il mondo...

Dopo il terremoto tutti dichiarano subito la propria solidarietà utilizzando la parola "Kizuna (legami)", ma in realtà...

Quelli che protestano dimostrano le preoccupazioni sopratutto verso i bambini.
Ma dopo 10 o 20 anni sarà dimostrato che non ci sarebbero stati problemi, allora come saranno i bambini cresciuti vedendo i suoi genitori abbandonare le persone in difficoltà per le ragioni irragionevoli?
Il Giappone sarà pieno di egoisti...? Ho paura più per questo.

Alla fine, forse la questione è credere o non credere i dati rilasciati dal governo...

Ora siamo esposti all'enorme quantità delle informazioni.
Non è che tutte sono corrette, anzi questo mondo è pieno di errori, informazioni distorte per ideologia e strumentalizzazioni.
E molto difficile distinguere quelle esatte da quelle farse.
In quell'occasione l'ho riconosciuto molto...
In realtà, ho anche collaborato un giornalista italiano e ho visto realmente come sono stati distorti quelli che gli avevo scritto.

In questi giorni le tv trasmettono ripetutamente le immagini di un anno fa.
Le immagini di tsunami che inghiottono case e macchine, le città devastate come se fossero bombardate e le persone che soffrono...
E di nuovo sono rimasta assalita dal senso d'impotenza e mi stringe il cuore.

Abitando qui ad Osaka che è molto distante dalle zone devastate, non è tanto quello che possiamo fare per loro. Ma almeno cerco di comprare i loro prodotti...

Ho trovato un froshiki (panno quadrato per avvolgere oggetti vari) con le parole stampate in varie lingue.
Al lato inferiore sinistro c'e "Pregate per il Giappone" in italiano.
E' stato stampato in una fabbrica di provincia di Fukushima.

Già un anno... ma ancora un anno.
Ora la via della ricostruzione comincia a prendere corpo.
Spero che tutte le persone possano riprendere la vita normale più presto e i nuovi villaggi siano resistenti bene ai terremoti e ai Tsunami...

24 commenti:

Isabel ha detto...

che brutta situazione! spero che si possa risolvere al più presto!

Tartarugola ha detto...

Purtroppo l'infomrazione in Italia è spesso distorta e me ne spiace molto :-(
Tu temi per i bambini giapponesi, temi possano crescere egoisti, io temo per quelli italiani, anche noi non stiamo dando un buon esempio in molti campi.

Comunque tornando al tuo post volevo solo aggiungere che comprendo la paura delle persone, che dopo aver vissuto il trauma non riescono a razionalizzare i problemi e hanno paura di cose che non dovrebbero intimorirli. D'altro canto quasi tutte le paure sono irrazionali, prendi la paura dei ragni, perché dovremmo aver paura di un insetto così piccolo e che possiamo schiacciare con una ciabatta? Eppure in tanti ne hanno paura.

Ariano Geta ha detto...

Hai perfettamente ragione: a parole sono tutti solidali, ma poi nei fatti ognuno diventa egoista. In Italia è già così da decenni. Spero che in Giappone (dove la gente ha una cultura diversa, più pronta allo spirito di sacrificio) le cose andranno diversamente, e mi auguro che fra 10 anni non sarà "un paese di egoisti" ma un paese dove c'è grande solidarietà.
Sul canale internazione in lingua inglese di NHK ho visto ieri un documentario in cui intervistavano sopravvissuti allo tsunami che avevano perso parenti e amici. É stato davvero commovente, mi venivano le lacrime agli occhi.

AnnMeri ha detto...

Purtroppo tutti si riempiono la bocca con la parola "solidarietà", ma poi alla fine l'egoismo serpeggia...Spero che il Giappone non cambi la sua mentalità dedita al sacrificio e all'aiutare il prossimo, per quei pochi che si rifiutano di capire che tutto è possibile se ci si aiuta a vicenda...

Gianna ha detto...

E' stato terribile e angosciante...

Pupottina ha detto...

ciao Titti
è incredibile che sia passato un anno. la situazione è ancora brutta, ma si vedono già i progressi nella ricostruzione. ricordo ancora un anno fa quando scrivevi i tuoi post come reportage della tragedia...
ti abbraccio forte

Nyu Egawa ha detto...

Non dimenticherò mai quello che è accaduto..

Barbara ha detto...

guardo in questi giorni anche i tg italiani che riportano fatti e cerimonie di commemorazione, ieri sera ho seguito una trasmissione che si è occupata interamente di questo argomento...vedere le facce di solito così composte dei giapponesi, che invece si disperano e piangono davanti ad un intervistatore italiano, è stato molto duro.....

Scarlett ha detto...

Cara Titti
ieri ti ho pensata tanto, ho pensato a Fukushima, un anno dopo, a come state affrontando nobilmente una catastrofe che ancora non è passata;

qui invece dicono che i livelli di radioattività sono ancora troppo alti vicino a Fukushima e che certe zone non potranno essere abitate per 30 anni... non so se sia vero, da quello che leggo nel tuo post non lo è, ma mi dispiace tanto, pso che è stata una giornata tragica, con migliaia di morti e dispersi, ma che i giapponesi sanno rialzarsi ed andare avanti, con la consapevolezza che un giorno qualunque potrebbe succedere di nuovo.

ti abbraccio forte, e vi incito sempre a non arrendervi!

Unknown ha detto...

Quello che è successo un anno fa è stato veramente terribile, sconvolgente anche solo vederlo in televisione, non oso immaginare viverlo.
Spero che tutto si possa risolvere nel breve tempo possibile e nel miglior modo possibile.

edvige ha detto...

Titti cara, grazie del tuo commento è sempre un piacere leggerti. Si è passato un anno... sai che non me ne sono nemmeno resa conto mi sembrava ieri....tutto troppo veloce ed io non mi accorgo di essere invecchiata di un anno mi sembra di averli fatti gli anno da poco e già mi avvio verso il sucessivo.....
Si purtroppo la paura di quando si è stati coinvolti in qualcosa di inaspettato rimane allo stato latente non ce niente da fare...Mi ricordo ancora il terribile terremoto qui in Friuli che siamo usciti tutti in strada e Trieste non era proprio vicino al centro del sisma come l'uscita analoga del Giappone ma meno grave di Cernobyl che ancora esiste e che è vicino a noi Trieste. Se pensi che eravamo a prendere il sole con un cielo giallo/ocra bruttissimo e dopo due giorni ci vengono a dire che è meglio non uscire però subito non hanno detto nulla e da quella volta mi sembra oltre 20 anni le morti ed i casi di cancro purtroppo a Trieste sono aumentati.
Bando alle tristezze le cose che sono state non si possono cambiare stà nei giovani a cercare che non si ripetano più e come giovani intendo quelli di tutto il mondo perchà inutile girarci intorno siamo tutti nella stessa barca e dipende da noi adulti a renderci più partecipi e vicini ai giovani e utilizzando il tempo libero per loro e non in venialità.
Ciao Titti un abbraccio forte e spero di incontrarti in Italia.
Edvige

Non si dice piacere - La moda passa, lo stile resta ha detto...

come darti torto.

ammiro come affrontino questa tragedia, con eleganza e forza di volontà

Zampette in pasta ha detto...

Un anno e sembra ieri....l'angoscia e il senso di impotenza sono gli stessi.
L'augurio è che un popolo così coraggioso, recuperi le sue radici e possa risollevarsi al più presto.
Ti seguo e se ti fa piacere passa a trovarmi.

mark ha detto...

Ho pensato al tuo Blog nel giorno di questa infausta ricorrenza, e oggi come allora il mio pensiero è andato a quel ricordo.
Hai paura dell'egoismo? La vostra cultura denota un grosso senso di appartenenza che da noi non è mai esistito, siamo uno Stato Nazionale, ma non siamo mai stati un popolo. Dalle nostre parti dopo il terremoto dell'Aquila c'era gente che gioiva per gli affari che si potevano fare con la ricotruzione...ma questa è un'altra storia.
Un abbraccio

Diana Ervas ha detto...

Grazie per scriverci questE cose così ci permetti di non dimenticare e di non far finta di nulla! Grazie di cuore!

White Blossom✿ ha detto...

Ciao Titti,
è vero, si fa presto a dire solidarietà, e non sempre la volontà corrisponde a fatti e aiuti concreti. Io un anno fa ero angosciata solo a guardarle in TV quelle immagini terribili, potevo solo immaginare il dolore e lo smarrimento delle persone che hanno subito in prima persona e che hanno perso i loro cari. Un anno è passato, e nel frattempo vi siete rialzati, avete reagito con dignità e orgoglio, come solo un grande popolo come il vostro sa fare, e così continuerà, perché da fare ce n'è ancora tanto e il cammino è ancora lungo. Ora, dopo le informazioni date, e che spero siano meno catastrofiche, sono preoccupata, e spero che alla popolazione che ancora vive nei pressi di Fukushima con i loro bambini venga data la possibilità di allontanarsi e trasferirsi in un'altra città.
Non temere che i bambini di oggi diventino un popolo di egoisti. Pensa al marcato senso di solidarietà che hanno dimostrato tante persone durante la tragedia! Sicuramente qualche egoista ci sarà ma mai come in un qualunque altro Paese!
Un anno fa non ti conoscevo. Ora posso esprimerti direttamente tutta la mia simpatia, il mio affetto e l'ammirazione che ho per il popolo giapponese.
Ti abbraccio
Patri

Pupottina ha detto...

Ti ho appena sfidata nel mio blog .... accetti la sfida?
guarda qui: http://pupottina.blogspot.com/2012/03/i-10-piaceri-della-vita-di-pupottina.html

^__________^

Adriana ha detto...

...e purtroppo stamattina c'è di nuovo stato un terremoto in Giappone... :-(

giusy ha detto...

penso spesso a questa enorme tragedia
spero che quest'incubo finisca presto
baci giusy

edvige ha detto...

Titti ho una sopresa per te sul mio blog ciaoooo

Eva ha detto...

Brava, non bisogna dimenticare. Un anno... come passa il tempo... bacio.

emme ha detto...

Lo sai il Titti era il nome della mia piccola 500 (il colore è lo stesso).
complimenti per le riflessioni e mi aggiungo ai tuoi lettori.
ciao ciao e se ti va passa a trovarmi.
emme

edvige ha detto...

Titti vai sul mio blog ce una sorpresa per te ti do il link
http://mementosolonico.blogspot.it/2012/03/mi-hanno-premiata-come-il-blog.html
ciaoooo sappimi dire

Titti ha detto...

@ Isabel,
grazie!

@ tartarugola,
hai perfettamente ragione.
Che irrazionale, "avere paura di un insetto"... grazie.

@ Ariano Geta,
graize.
Nonostante la gente di Tohoku ha dimostrato la loro forza, ma noi altri giapponesi...?
Mi vergogno...

@ AnnMeri,
infatti, lo spero davvero... grazie!

@ Gianna,
infatti...

@ Pupottina,
infatti, non mi sembra che sia già passato un anno...
Grazie sempre per le attenzioni verso di noi.

@ Nyu,
grazie, neanch'io...

@ Barbara,
grazie per le parole gentili, ma ormai non ce le meritiamo...

@ Scarlett,
grazie per le attenzioni verso di noi.
Purtroppo vicino al centrale sono ancora molto alti i livelli di radioattività, ma tanti altri posti non sono così...
Ti abbraccio

@ kmagnet,
grazie davvero...

@ edvige,
infatti anche a me sembra che sia ieri...

@ Non si dice piacere - La moda passa, lo stile resta,
grazie!

@ LAURA,
grazie! Dopo ti visiterò...

@ mark,
anche da noi ci sono quelli che vogliono approfittarne la situazione...

@ Diana Ervas,
grazie!

@ White Blossom,
grazie. La gente di questa zona ha dimostrato la loro forza, ma invece noi altri giapponesi... mi vergogno.

@ Adriana Riccomagno,
infatti, meno male però che non ci siano stati danni né vittime.
Grazie!

@ giusy,
grazie!

@ Eva,
garzie!

@ emme,
non lo sapevo!
Grazie, dopo ti visiterò.