6 nov 2014

LE LUCI NELLE CASE DEGLI ALTRI

E' un romanzo molto originale. 
Mandorla è la bambina di una madre piena di fantasia che lavora come amministratrice condominiale. Ma un giorno mamma muore cadendo dal motorino e lascia una lettera in cui rivela che la piccola Mandorla è stata concepita nel luogo comune del condominio dove si tiene la riunione condominiale che lei dirige e il suo padre è uno dei abitanti. 
Lei con tutti sapeva instaurare un legame intenso, ma nessun uomo non si costituisce, e i condomini, le cinque famiglie decidono di non rivolgersi al test di DNA, perché le conseguenze dell’esame potrebbero distruggere una delle famiglie, ma di crescere Mandorla tutti assieme. 

Mandorla, trasferendosi da un piano all'altro ogni due anni, cresce imparando tante cose dalle famiglie, sentendosi diversa dagli altri di sua età, e sperando di sapere chi sia il suo padre. 
E quel suo desiderio è straziato, disperato e molto triste… mi stringe il cuore davvero.

Il trama, di per sé è inconcepibile, ma è interessante sbirciare la vita quotidiana degli abitanti, ricchi di varietà - una zitella, una coppia di gay, una coppia che continua a litigarsi, gli sposi mal assortiti, e una famiglia apparentemente perfetta - attraverso lo sguardo di Mandorla. 
In ogni famiglia, anche se sembra bella e perfetta ci sono i mali e tutti ne soffrono ma fanno finta di nulla per non affrontare la realtà. 
Le luci nelle case degli altri, quindi non sono sempre calde da invidiare… e noi dobbiamo “inventarsi un destino anziché copiare quello di qualcun altro”…
E' sempre il dolce che accompagna piacevolmente la mia lettura... stavolta ho scelto la torta di fichi...

5 commenti:

Eleonora Neri ha detto...

dev'essere proprio bello questo libro, e leggerlo in compagnia di una tazza di tè è molto rilassante:)! Mandorla è un bel nome, però che tristezza che non scopra chi è suo padre!

Giulia Pulerà ( GIULYBLADER ) ha detto...

diciamo che i fichi li preferisco crudi che "cotti" o sopra una torta, ma è solo gusto personale...
e magari, qualche volta è meglio non sapere magari chi siano i tuoi genitori madre o padre che siano, perché potrebbero rivelarsi delle brutte verità che a volte sono ancora più difficili da accettare...certe volte forse è un bene rimanere nell'ignoranza...ma questa, è solo una mia opinione e conta fino ad un certo punto.

Cmq, cauccia la torina :)

mariangela ha detto...

questo libro l'ho letto già da un po' di tempo. mi è piaciuta la prima parte, un po' meno la seconda parte che ho trovato un po' triste.
comunque si legge in modo scorrevole.
un abbraccio

Lunaria ha detto...

Chiara Ganberale è un'autrice che mi sono ripromessa di leggere e tu me ne hai fatta venire ancora più voglia!

Titti ha detto...

@ Volpe Artica,
infatti, è triste questo libro, ma bello...

@ Giulia Pulerà...
ma l'hai letto anche tu! Hai ragione, anch'io penso proprio così...

@ mariangela,
grazie per avermi lasciato il messaggio.
Anche per me la fine è troppo triste...

@ Lunaria,
ma da tanto tempo!
anche a me piace quest'autore...