È un diario di Murasaki Shikibu, una scrittrice e poetessa giapponese, conosciuta per il romanzo Genji monogatari ("Storia di Genji", scritto in giapponese dal 1008 al 1010).
In questo diario viene descritta l'esperienza di quando prestò servizio alla corte imperiale giapponese come dama di corte per l'Imperatrice Shōshi.
La prima parte è dedicata al primo parto di Shōshi che diede alla luce il principe Atsunari, il futuro imperatore Goichijō.
Dal VII secolo gli uomini del clan Fujiwara controllavano la corte, sposando le proprie figlie all'Imperatore di generazione in generazione e diventando il nonno dei principi che in futuro sarebbero diventati l'Imperatore. Anche il padre di Shōshi era uno dei capi del clan Fujiwara, e la nascita di quel bambino era un evento importantissimo e attesissimo per la famiglia di Shōshi.
Visto che a quell'epoca l'imperatore aveva le diverse consorti, per dare prestigio alla propria figlia e renderla competitiva in una corte che apprezzava l'istruzione e l'apprendimento, si cercavano le dame di compagnia talentuose, istruite e interessanti per costruire un salone che rivaleggiasse con quelli delle altre consorti.
Murasaki Shikibu prestava servizio per Shōshi e la scrittrice Sei Shōnagon, autrice delle "Note del guanciale" era la dama di compagnia di Teishi che era la rivale di Shōshi.
E la seconda parte è composta dalle lettere e dai diari.
È molto interessante sapere i preparativi del parto, i festeggiamenti, le cerimonie, gli usi, ed gli abbigliamenti della corte di 1000 anni fa.
Ci sono scritti anche i pettegolezzi delle dame, e sono rimasta sorpresa dal fatto che i sentimenti umani erano uguali anche 1000 anni fa.
È un piccolo libro ma porta i lettori nella corte imperiale giapponese di 1000 anni fa. È stata una lettura molto interessante.
Nelle rovine della capitale Fujiwara (694-710) di quando il clan Fujiwara iniziò la sua ascesa nella corte, i fiori di loto erano in piena fioritura quando ci siamo stati un mese fa.
In Giappone il caldo di quest'estate è eccezionale e insopportabile...
Per goderci il fresco siamo andati a nord di Kyoto. In quella zona, lungo il fiume ci sono vari ristoranti dove si può mangiare sulle piattaforme allestite sul letto del fiume.
Essendoci nelle montagne fa più fresco che in città, ma su quella piattaforma Kawadoko la temperatura è ancora più bassa e si dice che anche nei periodi più caldi la temperatura non supera i 24 gradi.
Abbiamo mangiato bene, soprattutto era meravigliosa la coppa di ghiaccio con dentro la salsa di soia zuccherata in cui si immerge un boccone di somen (i vermicelli giapponesi).
È stato un paradiso con l'aria fresca e i piacevoli gorgoglii del ruscello.
Anche i dolci giapponesi ci regalano un attimo di fresco. Li assaggiamo prima con gli occhi e poi con la bocca. Solo guardando la gelatina con dentro un pesce rosso fatto di marmellata di fagioli bianchi ho avuto una sensazione di fresco.
La gelatina di zucchero bruno era molto soffice e ha un gusto delicato ed elegante come il suo nome "Shitatari (gocce d'acqua)". L'ho raffreddata in frigorifero e l'ho mangiata guardando la festa di Ghion in diretta TV.
La gelatina "merletto" con le fette sottili di limone che sembrano i motivi di merletto (era molto più bello di quella foto).
Durante la festa buddista Obon (dal 13 agosto al 16 agosto), in Giappone le anime dei defunti ritornano dall'aldilà per fare visita ai vivi a casa.
Si visitano le tombe per accogliere quelle degli antenati mentre in casa sull'altare buddista vengono offerti la frutta, le verdure, i dolci, i fiori e tanti altri. Poi il 16 le anime dei defunti ritornano al di là.
Per accoglierle e accompagnarle nel loro ritorno al di là una volta la sera del 13 e del 16 agosto si accendeva un piccolo fuoco davanti a casa, ma ora purtroppo raramente lo si vede. A Kyoto il 16 agosto si accendono i falò a forma di caratteri o simboli sulle 5 montagne che circondano la città. Per i turisti sarebbe uno spettacolo, ma per noi è un momento di addio triste.
In questo periodo pensiamo molto ai cari defunti.
Anch'io ho pensato molto ai miei nonni ed ai suoceri, ed il 16 mi sono sentita triste guardando le fiamme dei falò di Kyoto alla tv e immaginandoli allontanarsi da qui e tornare al di là...
Ancora fa molto caldo, ma finita la festa di Obon, a noi giapponesi sembra che l'estate se ne sta andando. I cori delle cicale si sono affievoliti, il cielo non è come quello in piena estate, e sono rimasta sorpresa dal vento piacevole.
Così piano piano l'estate che sembrava interminabile volge al termine. Non so se spero che arrivi presto l'autunno oppure mi dispiace che l'estate se ne va...
Molto suggestivo il luogo (mangiare sopra un fiume deve essere davvero rilassante) e bellissime le pietanze. Effettivamente sono molto belle da guardare, quasi dispiace doverle mangiare :-D
RispondiEliminaLe immagini del Gion Matsuri e dell'Obon le ho viste su Instagram, c'è un account che posta solo immagini e video di Kyoto, dei suoi templi, delle sue feste popolari, lo adoro, mi fa sognare di essere lì.
L'ho letto il diario di Murasaki Shikibu, come pure le Note del Guanciale di Sei Shonagon e il Diario di Sarashina. In effetti quando descrivono sentimenti quali l'amore, la nostalgia, il gusto per le cose belle, la tristezza, ci si rende conto che davvero noi esseri umani siamo cambiati pochissimo rispetto a più di mille anni fa.
Forse per questo mi piace leggere i diari di più di mille anni fa...
EliminaAnche da noi, l'estate è stata particolarmente calda e insopportabile !!Che buoni che devono essere quei dolci giapponesi , mettono voglia di essere mangiati !! UN saluto e speriamo in settimane più fresche !!Ciao
RispondiEliminaDa voi è arrivato l'autunno?
EliminaEstate impegnativo anche in Piemonte, per metà piogge continue, e per l'altra metà caldo torrido ! Un saluto.
RispondiEliminaAnche da voi... Un saluto anche a te!
EliminaIl libro sembra davvero interessante, lo comprerò sicuramente.
RispondiEliminaLa gelatina con dentro il pesce rosso è bellissima! In questo momento vorrei un dolce fresco!
In quest'estate ho consumato tanti gelati e dolci freschi...
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