Anche qui ad Osaka i fiori dei ciliegi hanno cominciato a sbocciare circa una settimana fa, in anticipo rispetto al solito anno.
Con il colore rosa chiara, il paesaggio monotono invernale si è animato all'improvviso e sentiamo veramente l'arrivo della primavera.
Saranno in piena fioritura questa fine settimana e si va ai Hanami, cioè ad ammirare i fiori dei ciliegi con i cestini da pranzo...
L'altro giorno ho visitato un piccolo museo dove è in mostra la collezione di bentobako (lunch box o scatolette portavivande) del periodo centrale dell'epoca di Edo (1603-1868) in poi.
I bentobako che oggigiorno portiamo all'ufficio, alla scuola o al picnic sono di plastica, ma in passato erano di varie materiali e di varie forme.
L'origine dei bentobako risale all'epoca di Heian (794-1185), alle foglie di bambù e di quercia o alle cortecce di bambù che avvolgevano direttamente i cibi. In seguito furono apparsi i cestini di bambù o le scatole di legno.
E nella seconda metà del 16 esimo secolo, furono apparsi i bentobako di lacca che assomigliano a quelli che utilizziamo anche oggi. E' in questo epoca che cominciarono a portarli ai Hanami (banchetti sotto i fiori dei ciliegi) e alla cerimonia del tè all'aperto. E gli aristocratici e i samurai portavano ai banchetti all'aperto il pranzo messo alle scatolette di lacca, decorate in modo lussuoso .
Poi durante l'epoca di Edo i bento si diffusero anche tra i popoli, nel frattempo i commercianti benestanti fecero a gara a creare i bentobako lussuosi per i banchetti. E la bellezza dei bentobako diventò il simbolo della ricchezza.
In questo museo sono esposti circa i 50 bentobako.
Le forme sono varie e non mi annoio mai di vedere questi oggetti bellissimi.
Questo contiene tutto, anche i piatti, i bastoncini e la borraccia per il sake (alcolici).
Sono bellissime le lavorazioni artigianali in lacca con disegni d'oro, d'argento e colorati.
Questi sono un po' originali, esagonale, a due ante, a forma di barca, a forma di scacchiera...
Ci sono anche quello per i dolci e quello che contiene la pentola per i piatti caldi. L'acqua calda versata nella scatola esterna riscalda la pentola incastrata.
Di bambù intrecciati.
Di stagno e con il lavoro a traforo per fare scappare l'umidità.
Questi riscaldano i sake (alcolici).
Di ceramica per l'estate. I motivi delle onde danno una sensazione di fresco.
Con i disegni degli aceri per l'autunno.
E' molto importante l'armonia con la stagione, e venivano scelti i bentobako adatti secondo le stagioni e i tipi di banchetti.
Non vedo l'ora di andare a Hanami...
adorabili queste foto...ieri ho visto un servizio proprio sui ciliegi in fiore..davvero molto suggestivo
RispondiEliminabacioni
Che bentobaku stupendi!!!!
RispondiEliminaCome bellissimi sono i ciliegi in fiore! ^^
che belli i ciliegi in fiore.. una meraviglia
RispondiEliminai tuoi post son sempre veramente molto interessanti, grazie
Come sarei voluta essere in quel museo.. mi piacciono tanto o bento box.. sono veramente stupendi!
RispondiEliminaWow che meraviglia! Fai qualche bella foto :) Mi piacerebbe un sacco visitare 'sti posti prima o poi :)
RispondiEliminacara Titti: purtroppo da noi continua a piovere da settimane e la primavera non vuole proprio arrivare!
RispondiEliminaStupendi i bentobako: esprimono grazia e delicatezza!!!
Buona Pasqua anche a te
Mi colpisce questa attenzione al dettaglio, al particolare che trasforma un oggetto quotidiano in vera e propria arte tipica della cultura orientale. Non che in occidente non vi sia una tradizione di questo genere, però l'interesse allo sviluppo estetico di un oggetto di uso pratico/quotidiano mi pare si sviluppi con più forza tra '600/'700 e derivi comunque da una fascinazione orientale! ^^
RispondiEliminaCiao!
Carissima! Qui da te non si smette mai di imparare... che bello il museo dei bentobako! E i ciliegi in fiore sono meravigliosi!:-)
RispondiEliminaAdoro gli oggetti di artigianato giapponese tradizionali, non solo i bento, ma anche gli inro e gli scaldapiedi.
RispondiEliminaBelli anche i libri illustrati d'epoca e ovviamente le ukiyo-e. Peccato che costino tanto :-(
Se solo esistesse un rivenditore on line che venda copie anastatiche a buon prezzo...
Bello il reportage e le foto che ogni volta ci fai vedere stupende ed immergi in un contesto diverso.
RispondiEliminaLi da te ce temperatura altine hai visto il mio post il gelicidio di Trieste del 25 marzo??? roba da non credere.
Ciaoo e Buona Pasqua
che bello vedere i ciliegi in fiore!
RispondiEliminaio ne ho due e sono stupendi!
grazie per il reportage!
Un blog bello e interessante, complimenti.
RispondiEliminaTi ho aggiunta nel mio blogroll.
Ciao.
AG
ciao Titti
RispondiEliminafinalmente posso ammirare le foto dei bellissimi fiori di ciliegio: come ti invidio se penso all'Hanami!!!
I bento sono bellissimi: quello di bambù intrecciato è il mio preferito...
Ti auguro una felice settimana e spero che metterai altre foto degli Hanami!!!
un abbraccio
Buona Pasqua...un abbraccio.
RispondiEliminaSugoiiii :O
RispondiEliminaUna mostra di bento, sarei morta dalla gioia :D
Quei bento sono bellissimi ;D
Grazie per aver condiviso queste foto ;)
Leggerti è una continua scoperta, per la mente, per gli occhi e per il cuore... Splendidi i ciliegi e...nemmeno io mi annoierei ad ammirare tante deliziose opere artigianali!
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RispondiElimina@ Color-Block,
RispondiEliminama li hai visti alla tv...
@ AnnMeri,
purtroppo ora stanno già cadendo...
@ Vale,
che fugaci, ora stanno già cadendo...
@ Nyu,
vorrei accompagnarti a questo museo...
@ Cervello Bacato,
sono felice se ti siano piaciuti...
@ Luigi,
spero che anche da voi arrivi presto la primavera...
@ A.H.V.,
per me sono affascinanti ugualmente gli oggetti sia occidentali che orientali...
@ Strawberry,
purtroppo ora stanno già cadendo...
@ Ariano Geta,
sarà bello se esistesse rivenditore on line...
@ edvige,
ora è arrivata la primavera?
@ luby,
sarebbero bellissimi i tuoi ciliegi...
@ Attanasio Grunto,
ti visiterò dopo...
@ Scalrett,
anch'io lo preferisco...
Purtroppo non ho potuto fare l'hanami con calma...
@ Giancarlo,
grazie, anche a te!
@ l'onorevole carpa,
vorrei accompagnarti a questo museo...
@ Cristina,
sono felice se ti interessano...